Museo
                    La cucina della Nonna
                    
                        la cucina della nonna con gli oggetti della vita domestica quotidiana, dove non manca il caminetto
                        con il classico "Brandè", la "Brunsa", i tostacaffè,
                        il mastello per fare la "lessia" ossia il bucato e
                        il sapone fatto in casa con il grasso dei maiali.
                        La madia per impastare il pane con il tagliapane,
                        utensile indispensabile visto che per imposizione feudale era consentita la panificazione sino a
                        novembre per poi riprendere solamente nel mese di marzo.
                        Tra le stoviglie, i bicchieri da vino, molto spessi
                        quelli da osteria, sottili quelli per il "vinbrulè",
                        curiosi i "cichetin" per bere la "Branda", termine piemontese ormai
                        caduto in disuso che sta a significare grappa.
                        L'innaffiatoio per inumidire il pavimento, le olle in terracotta e il lavandino in pietra.
                        Incuriosisce l'acchiappamosche ma ancor di piú il rarissimo acchiappazanzare.
                        Continuando c'è l'angolo dell'illuminazione con le candele di
                        cera, i lumi a petrolio, quelli a carburo e non manca la lampada ad olio
                        di noci. Oltre alla ghiacciaia c'è anche il fornello a carbonella, precursore delle
                        moderne cucine a gas.