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Valmala

Casa dei nostri avi

Qui trova origine la famiglia Chiotti. Nei Registri parrocchiali purtroppo mancano le registrazioni tra il 1685 quando il parroco don Bernardino Chiotti viene nominato Vicario a Venasca sino al 1689 quando arriva il nuovo Curato e riprende la registrazione dell'archivio. E' solo una mia supposizione ma il padre di Ambrogio potrebbe essere Bartolomeo ed il nonno Guglielmo che a sua volta era fratello del Nobile Gaspare de Arpeasco Il 27 settembre 1712 troviamo Ambrosij e Margarita che hanno il loro primogenito Bartolomeus che sará seguito da altri 8, Purtroppo di Ambrogio non trovo ne atto di nascita ne di matrimonio.

Chiot Martin

Anche questa era degli avi

Penso dovró ampliare le ricerche alle parrocchie vicine, magari a quella di Lemma dove c'é una borgata che si chiama appunto lo d'Ambrosi, oppure a Venasca dove era andato il vecchio parroco Don Bernardino che a Valmala aveva molti parenti. Nella prima immagine c'é la casa che ancora nel dopoguerra al posto della terrazza aveva una torre. Nella seconda per alcuni era la casa di residenza della famiglia. Nella terza foto c'é la meira di Ciastralet dove le mucche passavano l'estate pascolando nei sovrastanti prati del Chiot dove nel 1832 secondo i racconti, apparve la Madonna della Misericordia ad alcuni pastorelli.

Ciastralet Valmala

La meira dove il Bisnonno andava al pascolo

Venuto a conoscenza dei fatti il mio quadrisavolo Chiotti Bartolomeo si face accompagnare sin lassú dal figlio Ambrogio in quanto soffriva di gravi problemi alla schiena il che lo faceva camminare ricurvo. Rendendosi conto che stava avvenendo qualcosa di soprannaturale chiese la grazia alla Madonna, promettendo che se fosse guarito avrebbe eretto un pilone in suo onore. Ottenuta subito la grazia, come promesso fece costruire assieme a Pittavino un pilone che ben presto venne tramutato in una cappella alla quale lui fornì il trave di colmo. Sulla sua agenda riporta le cospique donazioni all'erigendo Santuario che nel frattempo, visto il notevole afflusso di fedeli, si era deciso di erigere.

Valmala

Santuario sul luogo delle apparizioni

Il figlio Ambrogio che in allora sapeva leggere e scrivere fù nominato più volte sindaco di Valmala e fu determinante nella causa per il riconoscimento delle apparizioni. Oltre ai lavori in campagna faceva anche scope di betulla e molto carbone di legna, infatti sulla sua agenda riporta:- Venduto una sommata di carbone di fo, rubbi 12 cioè circa un quintale. Ai suoi tre figli lasciò a Giovanni, le case di Chiot Martin a Pietro le due case di Brossasco e al primogenito Bartolomeo lasciò la casa che aveva comprato al Ceretto nel 1862, dove si trasferì nel 1880 per poi morire l'anno successivo. Scarica una interessante Tesi su Valmala